La struttura più antica di tutto il complesso del Palazzo Averoldi-Caprioli è costituita dalla torre, i cui caratteri tipologici consentono una datazione a fine XIII – inizi XIV secolo. Presumibilmente la torre è l’unico elemento superstite di un “cortivo”, residenza fortificata d’epoca medievale, che vedeva oltre alla torre (forse l’unico edificio in pietra) altri fabbricati rustici protetti da un alto muro.
L’evoluzione edilizia e funzionale del complesso architettonico ebbe però una svolta tra il XV ed il XVI secolo quando la proprietà venne acquistata dalla ricca famiglia bresciana degli Averoldi che ristrutturarono la torre ed eressero il vicino palazzo.
La torre, a pianta quadrata con base a scarpa, è costituita da un volume parallelepipedo al quale nella parte terminale si appoggia una fascia di muratura bucata da finestre circolari che a sua colta sorregge una colombaia con copertura a quattro falde.
L’esterno, interamente intonacato, è abbastanza sobrio con la variante del lato ovest che riporta, sopra il più antico ingresso, al primo piano due feritoie archibugiere fortemente strombate ed al piano secondo una bertesca a sporgere a protezione della porta.
La torre, pur nella sua semplicità strutturale e compositiva, è il risultato finale di una serie di interventi svolti in epoche diverse che hanno fatto sorgere con il passare del tempo alcune problematiche di tipo statico-strutturale aggravate dallo stato di abbandono in cui la struttura è stata lasciata per molti anni.
Progetto
La proposta di intervento si è articolata nell’esecuzione di una serie di opere che oltre a fermare il degrado si è posta l’obiettivo del recupero statico e storico della torre. Le opere principali svolte sono state le seguenti:
- Posizionamento di quattro tiranti in acciaio, nello spessore delle murature e a due quote diverse della struttura, al fine di procede alla legatura delle murature e contrastare la spinta delle volte interne.
- Consolidamento delle lesioni delle murature sia interne che esterne mediante iniezioni controllate di malta di calce idraulica e polvere di marmo con successiva tamponatura con intonaco uguale per composizione e colore all’esistente.
- Sistemazione del solaio ligneo del 2° piano mediante sostituzione degli elementi ammalorati e restauro delle travature originali con riproposizione del cassettonato.
- Restauro della capriata del sottotetto e rifacimento completo della copertura, con messa in opera di cordolo in acciaio che elimini il carico spingente del tetto sull’apparato murario perimetrale.
- Inserimento nel vano cilindrico esistente della scala per salire al sottotetto, la nuova scala è stata realizzata con struttura portante in ferro con pedate in vetro strutturale.
- Sostituzione dei serramenti in legno con altri nuovi della stessa tipologia costruttiva e partizione dei vetri di quelli esistente.
- Restauro degli intonaci esterni e ripresa delle decorazioni esistenti.